Non me l’aspettavo mica

forza motorsport 2

Ieri, in un momento di delirium tremens da assenza di videogiochi, ho messo su Forza Motorsport 2.
Ce l’ho da un bel po’, ma non ci ho mai giocato seriamente.
Anche perchè odio i simulativi, ma vabbè: se c’è crisi, c’è crisi.

Che dire?
Graficamente sapevo che aveva dei problemini a bordo pista (è praticamente il deserto del Gobi in ogni pista), ma le macchine sono realizzate un gran bene e rispondono proprio come le macchine in real life.

Unico problema: per uno che le macchine le guida, avere al posto del volante due stick analogici e al posto dei pedali due grilletti è un problema.

Grazie a dio ci si fa l’abitudine in una mezza dozzina di gare, ma sicuramente è un gioco da fare con il giusto sistema di controllo.

In ogni caso, è il mio primo simulativo, il primo che gioco e (diamine) il primo che mi piace, tanto che ieri ci ho passato su un totale di 3 ore (TRE!!! OMMIODDIO!!!) tra gare, customizzare la vettura, fare le tamarrate sulla carrozzeria ecc.

Gran gioco, davvero.
Consigliatissimo a chi ama le macchine come…come…come questa cosa qua sotto.

berenger_rose_126214_12Chi ha risposto “Il cielo blu in una giornata d’agosto al mare” è cacciato da qui per sempre.
Non scherzo.

12 mesi 12

Eccololà.

E son passati trecentosessantacinque giorni da che, preso dallo sconforto di non avere una linea internet come Iddio comanda, aprii questo pezzo inutile di rete globale che poi è ‘sto blog.

Dunque dunque, ora che si fa?

Nulla, si va avanti come prima, salvo complicazioni.
Oh e appena la Wacom si decide a fare un fottuto driver per la mia tavoletta grafica, sputerò fuori un nuovo header, una nuova grafica e un nuovo tipo di minchiate.

Ce ne è un po’ in lavoresciòn, ma per ora basta accussì.

Per festeggiare degnamente, un video di alta cultura.

e una gnocca random

Più random di così, se more.

Più random di così, se more.

DemoRECE: WET

Prendete un’eroina incazzosa, semi ubriacona e mercenaria, piazzategli in mano una katana e un paio di pistole, mischiate il tutto con un filtro grafico che fa tanto “anni ’70” (o meglio ancora “Planet Terror” di Rodriguez) e condite con un’atmosfera alla Pulp Fiction che non guasta mai.

Più o meno avete un’idea di come sia WET, nuovo giochillo prodotto dai Bethesda (quelli di Fallout 3) e realizzato dagli Artificial Mind & Movement (quelli con il peggior nome per una software house).

La grafica si difende benino, un po’ troppo scialba per i miei gusti e con quel filtro giallastro con righe di disturbo che dopo poco annoia.
Inoltre è tutto un po’ troppo “lento”: Rubi (la protagonista) è animata bene, così come i nemici e tutto il resto, ma sembra che vivano in un mondo sott’acqua.
I modelli dei nemici sono ripetitivi al massimo: vi capiterà spesso di sparare a due tizi identici mentre altri tre uguali si avvicinano minacciosi.
Il sistema di combattimento acrobatico funziona, anche se i controlli a volte fanno cilecca: il grilletto destro spara,  la x (o il quadrato su ps3, immagino) esegue l’attacco con la spada, il grilletto sinistro esegue la corsa sul muro.
Proprio quest’ultimo è un po’ complicato e fallimentare nel suo compito: più di una volta vi ritroverete faccia al muro a tentare di salire su senza far nulla.
Durante i salti, Rubi mira automaticamente ad un nemico, lasciando al giocatore la mira della seconda pistola: una buona idea, anche se il tutorial la spiega un po’ troppo in là nella demo.

Le collisioni sono ottime, niente di cui lamentarsi sotto questo punto di vista: la spada colpisce quando deve e i  proiettili fanno il loro lavoro.

Ad un certo punto, la nostra burbera eroina (doppiata in originale da Eliza Dushku) viene investita da un getto di sangue e qui le cose si fanno divertenti: tutto diventa rosso, nero e bianco, in uno stile vicino a Mad World, ma con colori inversi, Rubi s’incazza e voi potete falciare un nemico via l’altro con una facilità imbarazzante ed una velocità che dovrebbe essere propria di tutto il gioco, non solo di una piccola parte.

Praticamente così

Praticamente così

L’ultima parte della demo consiste in un inseguimento in auto, tra sparatorie e acrobazie: il tutto si risolve in eventi QTE e sparare ai tizi in macchina.
Non so perché, ma mi ricorda un vecchio gioco da sala, Lethal Enforcers.

Menzione speciale alle musiche, di cui non dico nulla così le scoprite da soli. La musica giusta, nel posto e nel momento giusti.

Tirando le somme, Wet è divertente, anche se non aspira a gioco dell’anno.
Provatelo e ditemi che ne pensate.

E poi il fatto che per una volta non siamo Chow Yun Fat o Sam Lake, vorrà dire qualcosa, no?

Finalmente (eccheccazzo)

26 settembre 2007: Elly faceva 26 anni, io avevo iniziato da poco più di un mese a lavorare alla Fnac ed era il mio giorno di riposo.
Lei era in ferie, ma quella mattina, alle 9.30, eravamo tutti e due davanti al negozio, aspettando che aprisse, tra un caffè e quattro chiacchere.

Il buon Federico ci guuarda come si guardano due drogati in astinenza e ci consegna ciò per cui eravamo venuti, ossia questo

halo-3-legendary-edition-20070307043452973 Già, la mitica (ed enorme) Legendary Edition di Halo 3.
Di corsa a casa della mia adorata collega, rivestiamo immediatamente i panni di Master Chief e tutto è così HD che quasi non ci si crede.
Alla faccia dei 720p non nativi, io trovo che ancora oggi Halo 3 regga il confronto con altri giochi, magari un’altra volta farò uan recenzione su questo giochillo (o sula trilogia, chissà).

Quel giorno rimanemmo incollati allo schermo per 6 ore consecutive, arrivando quasi alla fine del gioco, salvo interrompere per motivi altri.

Gioco ad Halo dal 2003, mi innamorai del primo capitolo, limonai duro col secondo e col terzo, bè…credo che ci arrivate da soli, no?

in questi giorni mi sono concentrato su una sfida che mi ero imposto da un bel po’: Finire Halo 3 in Leggendario.
La difficoltà massima, l’impossibile, la sfida che otevano tranquillamente chiamare “Smadonno Mode”.

Ieri sera, dopo una settimana di gioco continuativo, finalmente ce l’ho fatta.

leg halo 3

2 anni.
Perchè una tortura simile?
Ovviamente per una cosa che dura circa 3 secondi e che non puoi vedere in altro modo (oltre al fatto che avere sbloccato un obbiettivo così non è mica da ridere).
A meno che non vai su Youtube, digiti “Halo 3 legendary final” e ti vedi tutti e tre i finali nascosti della trilogia.
Ma dove sarebbe il gusto?

Ultimo, ma non meno importante:

Grazie a Diobrando per lispirazione (clicca per capire perchè)

Grazie a Diobrando per l'ispirazione (clicca per capire perchè)

Joker’s back in town!

Arkham Asylum uscirà a breve, a fine mese, ma qualche giorno fa è uscita la demo sui soliti canali: PSN e Xbox Live!.

“WOW!” mi son detto “scarico e provo!”
Scarico, gioco, rifletto.

Il gioco si presenta bene, totalmente localizzato nell’italico linguaggio, con una grafica mozzafiato e una buona giocabilità.
Il doppiaggio è ottimamente recitato, anche se alcune scelte delle voci non mi sono sembrate perfette, come quella del nostro pipistrellone preferito: Batman, a mio avviso, dovrebbe avere una voce profonda e bassa, qui è una voce quasi solare, per nulla cupa come ci si aspetta dal pipistro di quartiere.
Il Joker  è doppiato dallo stesso doppiatore del cartone animato, così come nella versione anglofona (Mark Hamill è il doppiatore sia della serie TV che del videogioco*), il che ci fa notare che è davvero alto l’intento dei Rocksteady.

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Cose che mi fanno incazzare

pissed_off

1: “Amore, cosa c’è?” “NIENTE, PERCHÈ?”
Dio, se odio questa frase. Donne che leggete, una domanda: checcazzo ci va a rispondere?

2: “Mi scusi, ma questo è il cavo giusto?”
“Certo! Con questo può collegare la stampante al computer”
“Ok, ma è il cavo giusto per la stampante?”
“Ehr…sì, USB da quadrato a piatto, vede? È per la stampante..:”
“Allora con questo riesco a collegare la stampante al computer?”
“No, solo un babbuino ad un criceto”

3:  Sviluppano un gioco per 3 anni, lo mostrano due volte due, lo annunciano in pompa magna all’E3, dove riscuote talmente tanti consensi che manco se facevano “Die Hard: The real goooood game” e..
lo posticipano di un semestre!
Ma Dio Bono, che cacchio ci va a calcolare bene le uscite?
Non credo ci vada tutta ‘sta scienza, no?

E ora mi ritrovo ad aspettare Sam per altri sei mesi!
Ubi, una parolina, se posso.

Vaffanculo, và.

Anche lei è un filino incazzata, ma con più tette

Anche lei è un filino incazzata, ma con più tette

Star Wars – Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi

Il finale cinematografico della Saga delle Saghe.
“Lo Jedi” uscì nel 1983, chiudendo le danze iniziate sei anni prima dall’originale Star Wars.

È il film della TrilogiaOriginale più discusso di tutti, sia per i personaggi che per la trama.
E vediamola un po’ ‘sta trama.

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Evvuallà, la Casa dei Libri

Giusto per aggiornarvi, che sono un po’ di fretta.

Era inevitabile, era quasi scontato per tutti, ma non per me:
sono entrato ufficialmente a far parte della squadra di House of Books, un po’ l’Outsider del gruppo visto che sono arrivato ultimo e recensirò cose che altri non leggono: i romanzi tratti dai VG.

Il che mi farà precipitare in  un vortice di tristezza e alcoolismo, ne sono quasi sicuro.

Beccatevi i consigli per l’estate della redazione!

Ricordate: avere una grossa libreria fa questi effetti.

Ricordate: avere una grossa libreria fa questi effetti.